Spesso chi necessita di un intervento psicoterapeutico si trova confuso e non sa bene come muoversi per mettersi alla ricerca di uno specialista adeguato. Scegliere uno psicoterapeuta non è semplice, i dubbi e le perplessità potrebbero essere molteplici e magari si vorrebbe avere per se lo
psicoterapeuta infallibile. È bene ricordare che la psicoterapia è un lavoro che è basato sulla collaborazione e richiede la partecipazione attiva del paziente stesso.
Inoltre, la psicoterapia non è fatta solo di tecniche, approcci e modelli. La personalità dello psicoterapeuta, il suo modo di relazionarsi, il suo interesse autentico per le persone, la sua onestà e serietà sono tutti fattori che contribuiscono notevolmente al successo di una psicoterapia.
Lo
psicoterapeuta competente aiuta la persona a ritrovare le proprie radici psichiche e affianca le persone in un processo di cambiamento profondo e strutturale. Il paziente deve essere disposto ad entrare in contatto con se stesso e ad intraprendere un lavoro su di sè in cui l'effetto immediato, per come ce lo si può aspettare da un farmaco, va dimenticato: il conoscere se stessi ha tempi adeguati.
Questa ricerca deve passare attraverso una rielaborazione di quello che ha condotto nella vita precedente agli scompensi che hanno portato alla
psicoterapia.
Ciò che conta in questo percorso è soprattutto una buona alleanza di lavoro tra il professionista e la persona, tuttavia la preparazione professionale ed etica dello psicoterapeuta non può prescindere da alcune caratteristiche.
LO PSICOTERAPEUTA DEVE
- Essere laureato in psicologia, essere iscritto all'ordine degli psicologi;
aver frequentato e completato una scuola di specializzazione post-universitaria accreditata: non tutti gli psicologi sono infatti psicoterapeuti: per diventare tali è necessario essersi specializzati, dopo la laurea in psicologia, presso una scuola della durata di quattro anni.
L'ordine degli psicologi pubblica un elenco dei professionisti abilitati ad esercitare l'attività di psicoterapeuta. Esistono varie scuole e correnti nell'ambito della psicoterapia.
- Possedere capacità empatiche:
non si può prescindere dal fatto che l'incontro con lo psicoterapeuta è anzitutto un incontro umano, pertanto bisognerebbe sentirsi a proprio agio, avere la sensazione che il terapeuta comunichi un interesse autentico verso di noi e sperimentare una sensazione di fiducia.
Indipendentemente dalla scuola di appartenenza, uno psicoterapeuta può essere di aiuto solo se oltre alla conoscenza delle tecniche d'intervento ha la capacità di entrare in sintonia con il suo paziente e di stabilire con lui un rapporto positivo.
Non basta aver collezionato titoli ed onorificenze: spesso la nomea o il potere accademico non corrispondono ad una effettiva abilità professionale.
- Affrontare il rapporto con il paziente con discrezione e nei limiti di un rapporto esclusivamente professionale;
- Il terapeuta è obbligato al segreto professionale.
- Con il terapeuta non si instaurano rapporti di amicizia.
- Il terapeuta non propone affari economici e non accetta compensi diversi da quelli pattuiti.
- Il terapeuta mantiene un atteggiamento discreto e riservato per tutto ciò che riguarda la sua attività professionale.
- L'attenzione del terapeuta si focalizza sul paziente e sulla sua storia, all'interno di una relazione di cura che predilige l'ascolto e la vicinanza empatica.
- Esporre con precisione quanto il paziente deve tenere in considerazione nei termini di un impegno da parte sua":
deve comunicare con chiarezza le modalità della relazione: durata delle sedute, numero di incontri settimanali previsti, durata indicativa dell'intera terapia, orari in cui può eventualmente essere reperito al telefono.
Se si tratta di un libero professionista, deve indicare il suo onorario. L'Ordine professionale stabilisce un tariffario di massima entro il quale il terapeuta può stabilire il proprio. Egli può tener conto della sua preparazione ed esperienza, ma anche delle condizioni economiche del paziente.
Il terapeuta ha l'obbligo di rilasciare la ricevuta fiscale per la propria prestazione. Il paziente può ottenere così il rimborso dalla propria Assicurazione, se ne ha una, e comunque la detrazione fiscale nella misura del 19%. È opportuno anche accordarsi fin dall'inizio su come regolarsi in caso di appuntamenti mancati.