La consulenza psicologica in ambito giuridico consiste in un accertamento diagnostico o in una valutazione svolta da uno psicologo con lo scopo di ottenere un parere o un giudizio clinico e di valutare le componenti psicologiche, relazionali e cognitive di un individuo a fronte di specifiche richieste e situazioni.
La consulenza psicologica in ambito giuridico può essere richiesta dal Giudice; in questo caso il consulente psicologo redigerà una perizia (nel caso di processo penale) o una consulenza tecnica (in ambito civilistico) in risposta al quesito a lui posto e riguardante ad esempio la condizione psicologica del reo o la valutazione di attendibilità di un testimone.
Ma la consulenza psicologica in ambito giuridico può essere richiesta anche dall'avvocato e/o dal privato cittadino che intende portare all'attenzione del Giudice la propria condizione psicologica, psicopatologica e neuropsicologica sotto forma di parere.
Ci si avvale della consulenza psicologica in ambito giuridico quando sembrano sussistere problematiche psicologiche o psicopatologiche da analizzare o nei casi in cui è necessario un approfondimento diagnostico.
Generalmente i casi in cui si ricorre alla consulenza psicologica in ambito giuridico sono:
- Nei casi di affidamento dei figli dopo separazioni e/o divorzi
o per affidamenti extrafamiliari;
- Per la valutazione delle capacità genitoriali;
- Nei casi di riattribuzione di sesso;
- Per la valutazione e misurazione di eventuali danni psicologici;
- Per la valutazione di danno da mobbing